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Cosa fare a Venezia

Palazzo Ducale

La sede e la storia Capolavoro dell’arte gotica, il Palazzo Ducale di Venezia si struttura in una grandiosa stratificazione di elementi costruttivi e ornamentali: dalle antiche fondazioni all’assetto tre-quattrocentesco dell’insieme, ai cospicui inserti rinascimentali, ai fastosi segni manieristici. Esso è formato da tre grandi corpi di fabbrica che hanno inglobato e unificato precedenti costruzioni: l’ala verso il Bacino di San Marco (che contiene la Sala del Maggior Consiglio) e che è la più antica, ricostruita a partire dal 1340; l’ala verso la Piazza (già Palazzo di Giustizia) con la Sala dello Scrutinio, la cui realizzazione nelle forme attuali inizia a partire dal 1424; sul lato opposto, l’ala rinascimentale, con la residenza del doge e molti uffici del governo, ricostruita tra il 1483 e il 1565. L’ingresso per il pubblico di Palazzo Ducale è la Porta del Frumento (così chiamato perchè vi si trovava accanto l’”Ufficio delle Biade”), che si apre sotto il porticato della facciata trecentesca prospiciente il Bacino San Marco.

Teatro la fenice

Fondato nel 1792, il Teatro La Fenice è stato nell’Ottocento sede di numerose prime assolute di opere di Rossini (TancrediSigismondoSemiramide), Bellini (I Capuleti e i MontecchiBeatrice di Tenda), Donizetti (BelisarioPia de’ TolomeiMaria de Rudenz), Verdi (ErnaniAttilaRigolettoLa traviataSimon Boccanegra). 
Anche nell’ultimo secolo grande è stata l’attenzione alla produzione contemporanea, con prime mondiali quali The Rake’s Progress di Stravinskij, The Turn of the Screw di Britten, L’angelo di fuoco di Prokofiev, Intolleranza di Nono, Hyperion di Maderna e recentemente Entführung im Konzertsaal di Kagel, Medea di Guarnieri, Signor Goldoni di Mosca, Il killer di parole di Ambrosini. 
Con una capienza di mille posti, un’ottima acustica (ulteriormente migliorata dopo la recente ricostruzione seguita al devastante incendio del 1996), un’orchestra e un coro stabili di 98 e 66 elementi, un ampio pubblico internazionale che si aggiunge all’assiduo pubblico locale, la Fenice si pone tuttora come centro produttivo di primaria importanza, con più di cento recite d’opera all’anno, un’importante stagione sinfonica affidata a direttori di calibro internazionale (ricordiamo le frequenti collaborazioni con Myung-Whun Chung, Riccardo Chailly, Jeffrey Tate, Vladimir Temirkanov, Dmitrij Kitajenko, i cicli integrali delle sinfonie di Beethoven, Schumann, Brahms, Mahler e l’attenzione al repertorio contemporaneo, in particolare veneziano, con Nono e Maderna), spettacoli di balletto e concerti di musica da camera. 

 

Il museo del Merletto

Il museo, aperto nel 1981, ha sede negli spazi della storica Scuola dei Merletti di Burano, fondata nel 1872 dalla contessa Andriana Marcello per recuperare e rilanciare una tradizione secolare. Dopo la chiusura della scuola, un Consorzio creato dagli Enti pubblici veneziani e dalla Fondazione Andriana Marcello – nel frattempo costituitasi – inizia, a partire dal 1978, un’attenta attività di riscoperta e valorizzazione culturale di quest’arte: l’archivio dell’antica Scuola, ricco di importanti documenti e disegni, viene riordinato e catalogato; la sede viene ristrutturata e trasformata in spazio espositivo. Nasce così il Museo del Merletto. Vi sono esposti oltre cento preziosi esemplari della ricca collezione della Scuola, oltre a importanti testimonianze della produzione veneziana dal XVI al XX secolo. Incluso dal 1995 nei Musei Civici di Venezia, questo spazio offre oggi non solo l’esposizione di pezzi di grande valore, ma anche la possibilità di osservare dal vero le tecniche di lavorazione proposte dalle merlettaie, ancora oggi depositarie di quest’arte e presenti al mattino in museo. Inoltre è a disposizione degli studiosi l’archivio, importante fonte di documentazione storico – artistica, con disegni, foto e varie testimonianze iconografiche.

La Madonna dell’Orto

è una delle più grandi e belle chiese di Venezia; fu eretta nella metà del XIV secolo,nel 1355 e dedicata a San Cristoforo martire. Nel 1377 il popolo la chiamò Chiesa della Madonna dell’Orto in seguito alla collocazione (18 giugno) all’interno della Chiesa di un simulacro della Vergine ritenuto miracoloso, opera dello scultore Giovanni De Santi. La Chiesa contiene opere di artisti quali Cima da Conegliano, Tintoretto, Tiziano e Palma il Giovane, solo per citarne alcuni.
L’ organo, funzionante, è collocato sopra il portale d’ingresso.

La Chiesa di San Marziale, poco distante da Madonna dell’Orto risale all’anno 982.d.C. In origine l’altare maggiore era dedicato a San Marziale.
L’altare laterale al centro della Chiesa è dedicato alla Madonna delle Grazie, una bella statua in legno dorato del 1200. La Chiesa conserva opere dei Tintoretto, Tiziano, l’altare con la statua miracolosa della Beata Vergine delle Grazie, il bellissimo soffitto con quattro tele di Sebastiano Ricci, l’altare maggiore con pregevoli statue in marmo e molto altro ancora.

 

Il museo ebraico

Nel campo del Ghetto Novo, incastonato tra le due più antiche sinagoghe veneziane, si trova il Museo Ebraico di Venezia; un piccolo, ma ricchissimo museo fondato nel 1954 dalla Comunità Ebraica veneziana.

I pregiati oggetti esposti al pubblico, importanti esempi di manifattura orafa e tessile databili tra il XVI e il XIX secolo, sono testimonianza della viva tradizione ebraica. Il museo propone inoltre un’ampia selezione di libri e manoscritti antichi e oggetti in uso nei più importanti momenti del ciclo della vita ebraica.

Il museo è diviso in due aree, la prima dedicata al ciclo delle festività ebraiche e agli oggetti utilizzati per la liturgia, la seconda al racconto della storia degli ebrei veneziani attraverso immagini e oggetti.

VENEZIA D’INVERNO
Dal: 15-11-2017 al: 31-03-2018

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